mercoledì 14 marzo 2012

Respirare il silenzio


Come si fa quando desideri talmente qualcosa da perdere interesse per tutto il resto? Come si fa quando cerchi una valvola di sfogo e le uniche cose che ti restituirebbero la serenità interiore sono così complicato da conquistare?

Come vedere la luce in un giorno di pioggia ... non è esattamente accendere una lampadina.
Diventare un prodotto artificiale e sintetico non è quello a cui aspiro.

Non sempre la terapia del sorriso mi rende le cose facili.
Tendo ad accumulare solo le mie ansie ed invece di trovare una valvola di sfogo mi rendo apatica e tutt'ad un tratto irascibile.
Non riuscire nemmeno a chiedere ...scusa, perché so bene che a quelle parole seguirebbe un introspezione a cui adesso fuggo miseramente...

Quello che mi basterebbe sono tutte cose che adesso mi sfuggono.
Mi sfugge il tempo, la libertà, qualche buona combinazione favorevole, qualcosa di me che ancora non so decifrare...
Il sole, la primavera, un picnic tra le margherite, il profumo del mare.
Un'abbraccio lungo una notte.
Una chiesa accogliente dove cantare inni gioiosi.
Sono queste le cose che mi danno la pace.
Sono semplicemente queste le cose così lontane.

Combatterò cercherò di non fermarmi abbastanza per accorgermi di tutto quello che mi manca.
Non voglio nemmeno accontentarmi di questo stato d'animo, che di anima ha poco.
Fino a quel giorno dove il silenzio non mi farà più paura.
Ecco cosa farò, deciderò un giorno. Nessuno mi dovrà toccare quel giorno.
Quel giorno sarà un giorno di primavera anche se non ci sarà il sole.
Ci sarà la mia macchina fotografica
Il mare, la campagna e il profumo dell'erba umida.
Ci sarà un sorriso rilassato accanto al mio e i suoi baci.
Ci saranno i rintocchi di una campana.
Poi ritornerò ai miei giorni e sarò di nuovo me.




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